Descrizione
Incipit
Tutte le mattine, quando arrivo in piazza Garibaldi a Sassuolo per la secondo volta (la prima è all’alba, non c’e praticamente nessuno, salvo gli operatori ecologici e pochi sparuti cittadini, inverno ed estate) c’è sempre qualcuno che si lamenta. In gran parte, costoro, si lamentano, come ho imparato a dire anch’io, “del brodo grasso”. Si lamentano perchè il fatturato dell’azienda è cresciuto “solo” del 7,5% (su 50 milioni di euro…), perchè è lunedì, perchè la giornata è lunga, è corta… per tutto. Ma, in realtà, cosa manca a tutti noi se al mattino possiamo alzarci (quindi abbiamo la salute), andare al lavoro (quindi abbiamo il lavoro), curare i nostri affetti (tutti ne abbiamo)? No, non manca nulla, anche se i tempi sono difficili (per chi si lamenta non ne sono esistiti mai di facili…), se il lavoro cala, se gli anni passano. Allora ho pensato di prenderla in ridere e a chi da qualche tempo incontro sempre alla stessa ora, sempre allo stesso posto, offro una barzeletta. Nuova, vecchia, in dialetto, saputa raccontare o meno, ironica, con più o meno morale. Una barzeletta non la faccio mancare a nessuno ed ho fatto tesoro di quelle che mi sono state raccontate, delle altre sentite alla radio, di qualcuna presa in prestito in tv e così via. Poi, per quanti mi hanno detto: “come fai a ricordartene?”, ho pensato a questo libro. Un piccolo pro memoria per ricordare, per rileggere, per abbozzare un sorriso da soli o in compagnia.
Quarta di copertina
Freddura animale:
Un cane incontra una papera vicino ad uno stagno e le chiede: Dove abiti?
Risposta: qua!
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