Descrizione
Incipit
Piatti che sbattono uno sull’altro. Maria bisbiglia, farfuglia un interminabile soliloquio, Papa’ e’ rattrappito. Indifeso, vecchio, dorme nella stanza mezza buia. Che bello stare a piedi nudi; i mosaici color cioccolato mi rinfrescano i piedi…….
Quarta di copertina
Dagli Stati Uniti, dove vive, Carmen torna in Salvador senza riuscire a dare l’ultimo saluto alla madre Isabel, morta poco prima del suo arrivo.
Nella casa di sant’Ana ritrova la stessa atmosfera di quando era bambina, al di fuori la stessa societa’ e gli stessi pregiuduzi.
Persino il vulcano Izalco, che incombe minaccioso sulla cittadina, sembra pronto a risveglairsi, come tanti anni prima……..
Recensione
E cosi’, dopo trent’anni, Claribel Alegrìa viene per la prima volta e finalmente tradotta in italiano, la quindicesima lingua in cui verra’ letta, la quindicesima opportunita’ per gli amanti della letteratura di entrare in contatto col suo mondo poetico e magico.
Claribel Algrìa e’ tra le maggiori esponenti della letteratura centro e sudamericana, ed
e’ tradotta in 15 lingue
Oltre al suo valore intrinseco, che lo accreditano come un classico della letteratura centroamericana, Ceneri d’Izalco, romanzo della salvadoregna Claribel Alegri’a e dello statunitense Darwin J. Flakoll (1923-1995) racconta una storia familiare, ma al di la’ della storia personale dei protagosti, diviene storia di un paese, una storia avvincente e tremenda che avvolge i protagonisti nelle loro singole realta’.
Dagli Stati Uniti, dove vive, Carmen torna in Salvador senza riuscire a dare l’ultimo saluto alla madre Isabel, morta poco prima del suo arrivo.
Nella casa di Sant’Ana ritrova la stessa atmosfera di quando era bambina, al di fuori la stessa
societa’ gli stessi pregiudizi.
Persino il vulcano IZALCO, che incombe minaccioso sulla cittadina, sembra pronto a risvegliarsi, come tanti anni prima.
I ricordi familiari, dentro le pagine di questo romanzo, si mescolano alla memoria storica nazionale coinvolgendoci e facendo vivere al lettore il racconto del massacrodei contadini indios avvenuto nel 1932 in Salvador.
L’empatia che si istaura con i personaggi si carica lentamente lungo il racconto, come una molla, che esplode nella commozione finale, nella sofferta partecipazione a un momento che non appartiene alla ns. storia nazionale, ma alla storia di noi esseri umani.
Qui si svela a pieno il potere corale di questo romanzo.
Recensioni
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