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CIBO FAME E LETTERATURA DA MANZONI A LEVICIBO FAME E LETTERATURA DA MANZONI A LEVI

Francesco Maria Feltri

CIBO, FAME E LETTERATURA DA MANZONI A LEVI

Descrizione

Riflessioni a partire da I sapori della modernità

Di Gian Paolo Biasin

Che ruolo ha il cibo nella letteratura e, più in generale, nella storia e nella cultura umana? Se lo chiede in questo saggio Francesco Maria Feltri, a partire da una rilettura de “I sapori della modernità”, il libro che Gian Paolo Biasin, professore di Letteratura Italiana, all’Università di Berkeley dal 1981 al 1998, ha dedicato all’intreccio di questi temi. Le riflessioni di Biasin sull’importanza del cibo e della fame in autori come Manzoni, Calvino, Gadda e Levi si arricchiscono nell’analisi di Feltri di ulteriori stimoli e approfondimenti, come quelli delicati al ruolo della fame nel Pinocchio di Collodi e nella tragica vicenda dei Gulag sovietici, narrata esemplarmente nelle pagine di un autore Vasilij Grossman.

Francesco Maria Feltri è uno dei principali relatori che ha dato vita e promuove il progetto culturale << Le Graffette>>. Laureta in Pedagogia e in Scienze religiose, è docente di Letteratura italiana e Storia presso il Liceo linguistico “F.Selmi”; ha al suo attivo un’esperienza di vari decenni di studio dell’antisemitismo e del nazionalsocialismo, nonchè del totalitarismo sovietico e delle tematiche legate alla gestione delle memorie in URSS, in Israele, in Germania e in altre realtà d’Europa.

Specializzato in storia della Shoah, da quasi vent’anni guida viaggi di studio nei principali luoghi della memoria, primo fra tutti Auschwitz. Ha collaborato con la Fondazione Anne Frank di Amsterdam, con il Memoriale della Shoah di Parigi, con la Fondazione Fossoli e con lo Yad Vashem di Gerusalemme. E’ autore di numerosi saggi. Per Incontri (nella collana le Graffette) ha pubblicato “La vigna e il leone (2015)”, “Le città e la storia (2016)” e “Le città del potere e del denaro (2018)”

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