Descrizione
Incipit
dico spesso parlando
che nacqui in una stalla
naturalmente scherzo
non scesi dalle stelle e non fui re
nacqui da contadini in pieno giorno
[…]
Quarta di copertina
Dalla prima raccolta di poesie di Francesco Genitoni, i cui componimenti coprono una produzione trentennale, dai primissimi anni Settanta ai primi anni del 2000, colpiscono la grande versatilità di tecniche che non altera mai la voce di fondo, una onnivora, profonda e costante ironia e autoironia, la provocazione centrale ma delimitata, la maestria che, a tratti tenuta in ombra, torna ad imporsi nei momenti più impensati.
Recensione
“In principio, nella concezione laica di Francesco (o Franco) Genitoni, c’è la coscienza. La coscienza dolorosa della fine di ogni cosa, fine non mai riscattata da alcun dio. L’ironia che pervade questi testi non lenisce il dolore. Lo lenisce invece un moto di simpatia che si esprime con timidezza e reticenza” […] Nella raccolta, sullo sfondo storico dell’ultimo trentennio, scorre la storia personale dell’autore, a “frammenti”, appunto. Da testi in certa misura avanguardistici o virtuosisticamente ‘giocati’ si passa ad altri pianamente narrativi e più emotivi, fino all’elegia. Alla poesia il compito di ricomporre vita e storia in un insieme meno frammentato.
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