Descrizione
Quarta di copertina
Seconda di copertina
Luciano Prandini raggiunge in questa raccolta
quella scrittura di grazia a cui probabilmente
tendeva fin dall’esordio, e lo
fa disegnando un percorso viaggiato in
compagnia di un nume tutelare, Giorgio
Caproni.
Questo sommesso viaggiatore indaga
prendendo a bussola del suo itinerario esistenziale,
trasfigurato in parola, la delicatezza
e l’ironia: offrendoci se stesso nel
respiro quotidiano delle cose comuni, facendosi
anima leggera che specchia le anime
di coloro che con lui e attraverso lui
abitano il mondo breve, eppure illimitato,
che ogni essere è condannato a decifrare
nei fatti.
Egli duella, soprattutto, con la morte, mèta
ultima del viaggio, usandola come cartina
di tornasole per quel diuturno, misterioso
esperimento, che la parola ‘vita’ tenta inadeguatamente
di definire.
Emilio Rentocchini
Recensione
Con questo lavoro l’autore, già noto e apprezzato per le sue precedenti pubblicazioni e la sua attività in campo letterario, compie un ulteriore passo avanti nel proprio percorso poetico confrontandosi emblematicamente anche con i temi più scabrosi, sottraendoli alla rimozione con un’arma potente: l’ironia.
Abbandonata la veste tragica, resa più incombente dal soffocamento quotidiano, segue il suo percorso con la forza del disinganno e della ragione, incorniciando la sua riflessione con le immagini e il respiro delle cose comuni, nell’avvento del quotidiano.
È un libro profondo e leggero, drammatico e divertente allo stesso tempo, che non mancherà di stupire anche coloro che seguono da tempo il suo percorso poetico che, con Il sommesso viaggiatore, perfeziona nel suo stile inconfondibile per l’accentuata concatenazione di ritmo e musicalità.
La bella presentazione di Alberto Cappi e la “riflessione ” di Emilio Rentocchini arricchiscono questo libro che sembra fatto apposta per essere portato sempre con se’ per essere letto nei momenti più impensati…
quando si avverte l’esigenza.
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