Descrizione
Incipit
Tutto è partito dopo la Partita
Ho conosciuto D due anni fa, un sabato mattina.
La sera prima insieme alla mia squadra di calcetto
vincemmo la partita inaugurale di uno scrauso
torneo cittadino. Fu un’emozione fortissima. Gli
scarsi, i brocchi, l’orgoglio degli ultimi che vincevano
una partita di un torneo a cui, molto probabilmente,
importava solo a noi. Un cliché visto e rivisto
nei film di Natale e nelle pubblicità commerciali,
che non è però in grado di descrivere appieno
il momento in cui il gusto della vittoria si vive sulle
proprie papille. Giuro. È da assaporare fino in fondo.
Quarta di copertina
Esistono tre motivi per scrivere un’autobiografia: celebrarsi, conoscersi, curarsi. In Io e D l’autore in un continuo e spasmodico tentativo di ridefinizione del sé, si riscopre tormentato da alcuni pensieri e assillato dal mondo circostante che muta velocemente e non lascia spazio a sentimentalismi. Tra un funerale celebrato con troppo anticipo, la consegna di nuove tavole della Legge, problematiche più o meno comuni e il suo nuovo inseparabile amico D, il protagonista parte alla ricerca di se stesso nel tentativo di sopravvivere alla quotidianità attraverso ogni espediente, denudandosi di fronte al proprio specchio interiore, nella speranza di trovare una cura letteraria che possa placarne i disturbi e salvargli la vita. Ce la farà?
Recensione
“Quando Federico Ferrari mi fece leggere il dattiloscritto di questo racconto fui sorpreso innanzitutto dalla struttura interrogativa del testo, quasi una spietata caccia al tesoro – scrive Rentocchini nella prefazione – Ma la cosa che mi colpì di più fu la leggerezza con cui la storia veniva raccontata, sbocconcellata in brevi capitoli intrisi di sana ironia, rivolta in primis sull’autore. La solida arte emiliana del prendere e prendersi in giro, mentre si dicono cose serie, vitali, ha in Io e D un ulteriore, notevole esempio”. Il libro è una cura letteraria escogitata dall’autore per sopravvivere al suo nuovo amico D. Numerosi sono gli ospiti all’interno di questo libro autobiografico, che si sviluppa come un giallo, prima fra tutti Matitachiara, illustratrice sassolese, che ha curato l’immagine di copertina e le illustrazioni del libro. La prefazione è stata redatta dal poeta e scrittore Emilio Rentocchini e la postfazione curata dalla dott.ssa Rita Cavani.
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