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Miranda Tonelli

Villa Beatrice

14,00

Narrativa

Descrizione

Incipit

Villa Beatrice è la casa dove sono nata, in una gelida sera
d’inverno, il 15 gennaio 1941.
Per mia madre fu un giorno memorabile non solo perché
nacqui io, ma anche perché il tempo ce la mise proprio tutta
per complicarle la vita.
Quella mattina una fitta pioggerellina ghiacciata, bacchettando
i vetri e le persiane, l’aveva svegliata di buonora e lei,
che in previsione del parto, da qualche giorno era più attenta
ai miei movimenti, ai calcetti, ai dolorini al basso ventre, si
augurò in quel momento che pure il cielo non si mettesse a
fare le bizze.
Mentre si aggirava per casa, assorta nei suoi pensieri e intenta
a sbrigare le faccende, guardava quindi con occhio vigile
fuori dalle finestre l’evolversi del tempo; provò un certo
sollievo quando, dopo qualche ora, vide un tiepido sole sbucare
timidamente dalle nuvole e pensò che quantomeno
avrebbe mitigato l’aria e reso più gradevole la temperatura.
Nel primo pomeriggio, però, un vento freddo e improvviso
lo aveva già risospinto sotto un livido cumulo di nembi da
cui precipitava un nevischio fitto e pungente che nel giro di
mezz’ora si trasformò in neve, dapprima sottile, poi sempre
più consistente.

Quarta di copertina

Miranda Tonelli è autrice e protagonista di questa storia dedicata ai nipoti, affinché non dimentichino le loro origini e facciano tesoro del patrimonio di affetti e di principi a cui sono stati educati. Sull’onda dei ricordi, l’autrice ripercorre principalmente gli anni dell’infanzia e della fanciullezza trascorsi nella sua casa natia (Villa Beatrice appunto) e al suo paese durante e dopo il secondo conflitto mondiale. Ne scaturisce un racconto ricco di eventi, di episodi, di storie e situazioni che mettono a nudo i suoi vissuti, la sua formazione e la sua particolare sensibilità, alimentata da quel travagliato periodo. Allo stesso tempo, indissolubilmente legata a quei ricordi, emerge la vita della comunità di Saltino, di cui fa parte. L’autrice, infatti, ne evoca con velata nostalgia usi, costumi, tradizioni, persone e personaggi che hanno lasciato una traccia indelebile nel suo cuore. Da subito nonna Mira, come amano chiamarla i nipoti, ci regala una narrazione interessante, che si fa man mano avvincente, a tratti profondamente emozionante, a tratti spassosa, ma sempre spontanea ed essenziale, in uno stile fluido e lieve, che coinvolge il lettore dall’inizio alla fine, suscitando viva partecipazione ed offrendo spunti di riflessione

Recensione

Miranda Tonelli è un’insegnante di lettere in pensione e attualmente dedica le sue energie alla famiglia e ai nipoti. È nata a Saltino di Prignano, un piccolo paese dell’Appennino modenese, dove ha vissuto per undici anni insieme alla famiglia, dalla quale si è dovuta allontanare per proseguire gli studi fino al conseguimento della laurea in lettere presso l’Università di Bologna. Ottenuta la sua prima cattedra di lettere nella scuola media statale di Prignano,vi ha svolto con piacere e dedizione la sua attività didattica per alcuni anni. Dopo il matrimonio si è stabilita definitivamente a Sassuolo e ha continuato ad insegnare per altri trent’anni italiano, storia, geografia ( e pure latino per qualche tempo) presso la scuola media statale Francesco Ruini. La passione per la lettura e la scrittura, che coltiva da tempo, non è che l’espressione della sua naturale inclinazione alla riflessione e alla ricerca della verità e del senso della vita.

Informazioni aggiuntive

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Pagine

208

Anno

2015

ISBN

9788896855942

Recensioni

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